L’INQUISIZIONE NELLA DIOCESI DI SAVONA (XVI - XVII SEC.)

Il corso è tenuto da Giuseppe TESTA. Diplomato presso l’Istituto Tecnico Industriale G. Ferraris di Savona. Appassionato di storia, antropologia, toponomastica, dopo essersi dedicato alla viabilità antica, si sta dedicando in questo periodo allo studio della prima “cristianizzazione”, all’insediamento e all’evoluzione delle strutture ecclesiastiche sul territorio.
Esiste una pagina della nostra Storia recente non ancora completamente letta, forse per paura o per un senso di vergogna, visto che fa parte di un passato recente, ma che ci riporta a tempi pieni di ignoranza, paura, superstizioni ed anche crudeltà. Sono gli anni dove le Arti Corporative producono un artigianato di alta qualità, gli artisti creano capolavori, e l’Italia si arricchisce di ogni genere di opere che il mondo tuttora ci invidia. Parallelamente ad una rinascita artistica e scientifica, la Chiesa, che era appena uscita dalla Controriforma, diventa più oscurantista e sospettosa. Ciò che appartiene alla conoscenza del mondo antico e soprattutto al mondo pagano, viene considerato superstizioso e diabolico e come tale mette in pericolo l’autorità della Chiesa, che attraverso la macchina dell’Inquisizione, mette in moto indagini e processi allo scopo di estirpare “l’Errore”.
Non è certo semplice trattare di un argomento, come l’Inquisizione, già trattato e svisce­ra­to da centinaia di studi. Argomento che, per i temi trattati, la brutalità e violenza usata, è degenerato spesso nella “Leggenda Nera”, evidenziando particolarmente i roghi, le torture inflitte dai Tribunali, amplificando a dismisura il numero delle vittime, quasi sempre donne (e curiosamente molti preti e religiosi). Oltre a presunti maghi e streghe, sono indagati curatori popolari, nonché eretici luterani o chiunque trasgredisse i Canoni da poco redatti della Controriforma. Vennero richieste informazioni sui frati predicatori itineranti ed i contenuti delle prediche. Fu impressa una sistematica difesa della fede cristiana, e di pari passo si inasprì la lotta all’eresia, dando avvio ad una nuova forma di Inquisizione, quella Romana. Una gran parte di documentazione è dedicata ad indagini per stregoneria, rivolte a tutte quelle persone che praticavano l’antica medicina tradizionale, che da quel momento viene ritenuta mera superstizione. Dalla lettura di questi documenti veniamo a conoscenza di antichi saperi, formule e ricette tenute a lungo segrete e che maghi, gua­ritrici e segnatori custodivano gelosamente, e delle quali facevano dono solo in certe occasioni, e solo a coloro ritenuti degni. Posti infatti sotto interrogatorio, intimoriti dalle possibili ripercussioni, gli indagati erano costretti a rivelare i segreti delle magie, dei riti, delle segnature e di altre pratiche, per le quali esisteva l’obbligo dell’assoluta riservatezza. Lo studio si è focalizzato sulle pratiche: medicina naturale, filtri d’amore, esorcismi, evocazioni diaboliche, magie, stregonerie, fatture e malocchio ed altro. 

Le lezioni si avvarranno di supporti multimediali.

lezioni

Mercoledì  ore 15.30 - 03 incontri – Sede: Sala “Gallesio”


29 Marzo 2023   - 1º incontro
  
05 Aprile 2023   - 2º incontro
  
12 Aprile 2023    - 3º incontro