SLOW FOOD
(BUONO - PULITO – GIUSTO)
Il breve corso di slow food prosegue quest'anno con la presentazione di due nuovi Presidi. Quest’anno gli esperti che ci parleranno dei due presidi sono:
Giulia ZAPPA e Roberto MARTINI, sul tema “I prati stabili”, Azienda Agricola di Rezzo IM.
Giampietro MAINERO sul tema “Le mele antiche tutelate della val Bormida”
Il corso di Slow Food prosegue quest’anno con Anna CRICENTI, dietista, parte del Comitato di condotta Finale – Albenga - Alassio, inserita nel gruppo educazione Slow Food Liguria, libera professionista ed operativa nella ristorazione scolastica e Monica MAROGLIO attivissima Fiduciaria della Condotta Slow Food di Albenga, Finale Ligure e Alassio.
Guidati dal motto Slow "Buono, pulito, giusto" si vaglieranno i diversi significati di cui si può permeare il cibo: cibo come nutrimento, come controllo, come ricerca e costruzione identitaria, come confronto e scambio, come cultura e identità territoriale. Significati che si estenderanno al concetto di corpo, primo luogo che si abita senza possibilità di scelta richiedendo e meritando per questo attenzioni, ascolto e tempo.
Da questo binomio scaturirà il concetto di fame che li pone - cibo e corpo - in relazione e di cui indagheremo la sua natura (le tipologie che si possono avvertire e i fattori che la determinano). Dalle svariate connessioni/riflessioni che si dipartiranno dalle tre parole chiave (cibo, corpo, fame) sotto la luce del “buono, pulito e giusto” si trasmetterà un'educazione alla nutrizione del corpo e del mondo che ci accoglie, aumentando la consapevolezza di noi stessi e delle nostre azioni quotidiane. Capiremo cosa significa essere coproduttori convertendo i nostri consumi in scelte d'amore e rispetto verso "il tutto".
Le lezioni si avvarranno di supporti multimediali.
Lezioni
Venerdì - ore: 15:30 - 03 incontri – Sede: Sala “Gallesio”
09 Gennaio 2026
Lo slow food spiegato da una dietista e dalla fiduciaria della Condotta Slow Food
16 Gennaio 2026
“I prati stabili”
23 Gennaio 2026
“Le mele antiche tutelate della val Bormida”